• Login
hollywoodpresenta.it
  • Cinema
    • Cinema Recensioni
    • Storia del Cinema
    • The Sound of Music
  • Serie TV
    • Curiosità
  • Streaming
    • Netflix
    • Disney +
  • Letteratura
    • Fumetti
    • Tra le pagine di un film
  • Animazione
  • Fiabe e Leggende
  • Storia
No Result
View All Result
hollywoodpresenta.it
No Result
View All Result

Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”

Andrea Di Mastrorocco by Andrea Di Mastrorocco
in Storia
Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”
0
SHARES
6
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

Dalla difficile infanzia nell’East Side alla rivalità con Tony Zale. La storia di Rocky Graziano, campione del mondo del 1947.

DALLA STRADA AL RING

Nella New York dei primi decenni del secolo scorso la criminalità era molto diffusa, soprattutto in alcune zone considerate periferiche, se non addirittura degradate. Una delle più povere era senza dubbio quella dell’East Side, ai piedi di Manhattan. Qui i ragazzini (senza un’adeguata istruzione) vivevano di furti e di rapine, scappando continuamente dalla polizia e scontrandosi continuamente con le bande rivali.

In uno di questi sobborghi viveva Thomas Rocco Barbella, per gli amici Rocky. Nato a Brooklyn il 1° gennaio del 1919, figlio unico di una poverissima famiglia italo americana con origini abruzzesi e siciliane. Il padre era un ex pugile fallito, alcolizzato e violento. La madre una donna succube, il cui unico scopo nella vita era quello di compiacere il marito, vivendo in un incessante stato di ansia per il figlio.

Ben presto infatti, il piccolo Rocco si allontanò definitivamente dalla scuola. E cominciò quindi a frequentare alcuni suoi coetanei con i quali si rese protagonista di risse, furti ed estorsioni ai danni dei negozianti del posto. Su tutti, uno dei suoi migliori amici era un certo Giacobbe LaMotta, meglio conosciuto come Jake (o Toro Scatenato), un ragazzino poco più grande di lui, con il quale (in futuro) avrebbe condiviso la passione per la boxe.

Rocky passò quindi gli anni dell’adolescenza fuggendo dalla polizia e passando da un istituto di detenzione all’altro. Fino a quando, mentre stava scontando una pena in un campo di lavori forzati, durante una rissa sovrastò con estrema facilità il suo avversario. In quell’occasione, il suo destro venne notato da una delle guardie del campo che, guarda caso, era anche un allenatore di una squadra di boxe.

Egli, convinto che il ragazzo avesse il potenziale per diventare un grande pugile, gli propose di allenarlo, insegnandogli i rudimenti fondamentali del rude sport. Rocky fece tesoro di tali insegnamenti e, una volta concluso il periodo di detenzione, decise che quella sarebbe stata la svolta che gli avrebbe cambiato la vita.

Così, nella primavera del 1942, dopo essersi scelto lo pseudonimo di Rocky Graziano, l’ex galeotto combatté il suo primo incontro, vincendo facilmente contro un altro pugile italo americano che rispondeva al nome di Mike Mastandrea.

Ma fu tre anni più tardi che Rocky fece conoscere il proprio nome a tutti gli appassionati di boxe. Il 9 marzo del 1945 infatti, di fronte al pubblico esultante del Madison Square Garden, in sole sei riprese Graziano mandò K.O. Billy Arnold, un pugile considerato il nuovo astro nascente dei pesi medi che, fino a quel momento, deteneva l’invidiabile record di trenta vittorie consecutive.

Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”
Rocky Graziano contro Tony Zale

La facilità e la tecnica con cui riuscì a prevalere su un avversario tanto superiore (almeno sulla carta) colse l’attenzione di tutto il pubblico presente. In particolare, alla fine dell’incontro, Harry Truman, colui che un mese più tardi sarebbe diventato il trentatreesimo presidente degli Stati Uniti, volle raggiungere il giovane pugile negli spogliatoi per congratularsi con lui di persona.

Incontro dopo incontro, vittoria dopo vittoria, Rocky cominciò ad affinare la propria tecnica, oltre a guadagnare una grande popolarità tra gli appassionati, il suo stile di combattimento venne apprezzato sempre di più. Essendo cresciuto tra le risse da strada infatti, Graziano affrontava ogni sfida come se dovesse lottare per la propria vita, lanciandosi contro al proprio avversario fin dal primo gong, senza concedergli neanche un attimo di tregua.

Quando combatteva, Rocky aveva un solo pensiero in testa: vincere portando a segno più colpi di quanti ne ricevesse. L’attacco era la priorità assoluta del suo stile, e poco importava se spesso, a causa di una difesa trascurata, era costretto ad incassare dei duri colpi. Quando si lanciava contro l’avversario era incontenibile, e questa sua brama di vittoria lo portò ad essere considerato uno dei migliori pesi medi del mondo.

LA RIVALITA’ CON TONY ZALE

Ma, come ogni grande campione, ben presto anche Rocky Graziano avrebbe incontrato la sua nemesi. Quel pugile che, più di chiunque altro sarebbe stato in grado di contrastarlo. E questo atleta rispondeva al nome di Antoni Florian Zaleski, meglio noto come Tony Zale, l’”Uomo d’acciaio”.

Boxeur di origine polacca, classe 1913, Zale era un incassatore senza uguali nonché un micidiale picchiatore dal sangue freddo. L’eleganza e la precisione con cui distruggeva i suoi avversari lo portarono ad essere considerato uno dei grandi maestri nell’arte del pugilato e a diventare campione mondiale dei pesi nel 1940. E per ben sette anni difese il titolo con successo.

La rivalità che si sviluppò tra Graziano e Zale è ormai materia di leggende, come quel primo indimenticabile incontro avvenuto allo Yankee Stadium il 27 settembre del 1946. Per la prima volta nella sua carriera, Graziano ebbe l’opportunità di combattere per aggiudicarsi il titolo, ma quello che si trovò di fronte era un atleta molto più esperto ed allenato di lui e con una tecnica decisamente migliore.

Tuttavia, Rocky riuscì a imporre il proprio stile di combattimento e Zale dovette adattarsi al modo di boxare del suo sfidante, riuscendo comunque a trionfare e a confermarsi come campione del mondo. La violenza con cui i due pugili si fronteggiarono raggelò comunque gli spettatori che, entusiasti ma scioccati, assistettero ad uno spettacolo unico.

Quello a cui Graziano e Zale diedero vita sembrava uno scontro all’ultimo sangue piuttosto che un incontro di pugilato tanto era prorompente l’intensità dei loro pugni.

Un anno più tardi, il 16 luglio del 1947, Rocky ebbe la sua rivincita. Invero, al termine di un incontro altrettanto veemente, riuscì a mandare K.O. Zale, diventando così il nuovo campione dei pesi medi. Lo scontro si concluse al sesto round, quando entrambi i contendenti portavano sul proprio volto insanguinato i segni di una battaglia all’ultimo sangue ma, allo stesso tempo, tanto bella quanto leale.

Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”
Rocky Graziano assieme a Pual Newman durante le riprese del film “Lassù qualcuno mi ama”.

Con un profondo taglio sopra l’occhio destro, Graziano divenne quindi il nuovo campione, coronando il sogno della sua carriera. Ma purtroppo, il sogno durò solamente un anno.

Difatti, dopo aver difeso il titolo contro Sonny Horne, Rocky affrontò nuovamente Zale il 10 giugno del 1948 e questa volta l’Uomo d’acciaio ci mise solamente tre round per mandare K.O. il suo avversario e salire nuovamente sul tetto del mondo del pugilato. L’incontro fu quanto di più simile ad una battaglia per la sopravvivenza.

Ogni colpo portato a segno dai due pugili era talmente preciso e violento da sembrare poter causare il definitivo knock out. Dopo due round equilibrati, nella terza ripresa, merito anche di una tecnica sopraffina, Zale riuscì a portare a segno una combinazione di ganci sinistri che chiuse irrimediabilmente la partita. Nonostante la determinazione e l’indole indomabile di Rocky Graziano, il polacco riconquistò quindi il titolo di campione del mondo.

FINE CARRIERA


Zale concluse la carriera da pugile professionista poco dopo aver battuto il suo più acerrimo rivale, divenendo però un discreto allenatore. Rocky invece continuò a boxare per altri quattro anni e prima di perdere nuovamente un incontro collezionò una serie di ben ventun incontri da imbattuto (considerando anche un pareggio contro Tony Janiro). E prima di ritirarsi, il fu Thomas Rocco Barbella, riuscì a guadagnarsi nuovamente il diritto di concorrere per il titolo.

Ma in quell’occasione si trovò ad affrontare niente meno che “Sugar” Ray Robinson, ossia quello che ancora viene considerato il miglior pugile pound for pound di tutti i tempi.

L’incontro, che si svolse il 16 aprile del 1952 al Chicago Stadium, durò appena sei riprese e, sebbene nel terzo round Rocky riuscì a mettere in ginocchio Ray Robinson (letteralmente) dovette soccombere quando il campione del mondo lo colpì con una combinazione tanto potente e precisa da fargli saltare persino il paradenti.

Tuttavia, qualche anno più tardi, durante un’intervista Sugar asserì che, nonostante la vittoria, quelli che subì da Graziano furono i colpi più duri della sua carriera.

Così Rocky Graziano concluse la sua carriera da pugile professionista, dopo un’ultima sconfitta contro Chuck Davey, avendo disputato un totale di 83 incontri vincendone 67, di cui 52 per K.O.

Quella di Thomas Rocco Barbella è quindi la storia di un uomo che ha saputo reagire alle difficoltà della vita affidando la propria indole violenta allo sport e riuscendo a diventare un mito e un esempio per le future generazioni di pugili. Tant’è che ancora oggi, a distanza di più di settant’anni dal suo ultimo incontro viene considerato uno dei migliori boxeur di sempre.

LASSU’ QUALCUNO MI AMA

La vita e le gesta sportive di Rocky Graziano ormai fanno parte della storia dello sport, e quella che lui stesso ha raccontato nella sua autobiografia, “Quaggiù qualcuno mi ama”, è la classica vita da film.

Tant’è che nel 1956, Robert Wise decise di dirigere l’adattamento cinematografico, dal titolo “Lassù qualcuno mi ama”, affidando il ruolo di Rocky a Paul Newman.

Una scelta che, nonostante le remore della critica, si rivelò essere azzeccata poiché, oltre a dare il via a quella che sarà la carriera di uno degli interpreti più apprezzati di sempre, l’attore riuscì a dare volto e anima all’indole indomabile del pugile newyorkese.

LEGGI ANCHE

STORIA

  • Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”

    Rocky Graziano: Il pugile che ispirò “Lassù qualcuno mi ama”

    Dalla difficile infanzia nell’East Side alla rivalità con Tony Zale. La storia di Rocky Graziano, campione del mondo del 1947. DALLA STRADA AL RING Nella New York dei primi decenni…

STORIA DEL CINEMA

  • Lassù qualcuno mi ama: La storia di Rocky Graziano

    Lassù qualcuno mi ama: La storia di Rocky Graziano

    “Lassù qualcuno mi ama”. Dalla biografia di Rocky Graziano, la pellicola che consacrò la carriera di Paul Newman. Ladro. Disertore. Picchiatore. Thomas Rocco Barbella, per gli amici Rocky, nacque a…

  • Stanlio e Ollio: in arte Stan Laurel e Oliver Hardy

    Stanlio e Ollio: in arte Stan Laurel e Oliver Hardy

    Tutti conosciamo Stanlio e Ollio. O meglio, tutti dovrebbero conoscere Stanlio e Ollio. Come ha avuto inizio il sodalizio comico più famoso di sempre. C’è stato un tempo in cui…



ShareTweet
Andrea Di Mastrorocco

Andrea Di Mastrorocco

Nientologo di fama internazionale appassionato di cinema fin da quando il Giudice Morton ha tentanto di incastrare Roger Rabbit e Tom Hanks danzava su un pianoforte gigante in un negozio di giocattoli. Ama lottare con gli squali, sfasciare le vetrate e mangiare lampadine, anche se il suo piatto preferito è il cheesburger del Big Kahuna Burger, dove anche gli hawaiani fanno gli hamburger”. Sogna da sempre di guidare la Batmobile ma per adesso si accontenta di non parlare di cose che non conosce.

. Chi Siamo

. Ascolta i nostri Podcast

. Newsletter

 

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Cinema
    • Cinema Recensioni
    • Storia del Cinema
    • The Sound of Music
  • Serie TV
    • Curiosità
  • Streaming
    • Netflix
    • Disney +
  • Letteratura
    • Fumetti
    • Tra le pagine di un film
  • Animazione
  • Fiabe e Leggende
  • Storia

Copyright © 2017 JNews.

Verificato da MonsterInsights